| 1) Tutte le reazioni chimiche sono reversibili; pero' molte reazioni biologiche nelle condizioni fisiologiche sono praticamente irreversibili, per ragioni varie (ad es. perche' il prodotto viene rimosso da una reazione successiva). In questo approfondimento consideriamo reazioni che siano effettivamente reversibili anche in condizioni fisiologiche (ad es.: l'idratazione dell'anidride carbonica). 2) Ogni reazione chimica reversibile raggiunge prima o poi la sua condizione di equilibrio, nella quale le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti sono costanti perche' la velocita' della trasformazione diretta e' esattamente uguale a quella della reazione inversa. Consideriamo come esempio una reazione di isomerizzazione, nella quale il reagente A si converte nel prodotto B con stechiometria 1:1 e assumiamo che sia la reazione diretta che l'inversa, in assenza di catalizzatori siano entrambe monomolecolari e di primo ordine. Valgono le seguenti relazioni: reazione diretta: A → B velocita' della reazione diretta: - d[A] / dt = [A] ka reazione inversa: B → A velocita' della reazione inversa: - d[B] / dt = [B] kb condizione di equilibrio: [A] ka = [B] kb costante di equilibrio: Keq = [B]eq / [A]eq = ka / kb 3) Il catalizzatore (nel caso delle reazioni biologiche l'enzima) accelera il raggiungimento della condizione di equilibrio, ma non ne altera la costante; deve quindi accelerare nella stessa misura sia la reazione diretta che l'inversa, almeno quando le concentrazioni del reagente e del prodotto siano prossime ai valori di equilibrio. Supponiamo di aggiungere un enzima alla reazione descritta precedentemente, e supponiamo che valga esattamente la legge di Michaelis e Menten, sia per la reazione diretta che per l'inversa. Il nostro sistema si comportera' in questo modo: velocita' della reazione inversa: - d[B] / dt = [B] [E]tot kcat,b / ([B] + KM,b condizione di equilibrio: [A]eq kcat,a / ([A]eq + KM,a) = [B]eq kcat,b / ([B]eq + KM,b) costante di equilibrio: Keq = [B]eq / [A]eq = kcat,a ([B]eq + KM,b) / kcat,b ([A]eq + KM,a) Se noi abbiamo la condizione [A]eq < < KM,a e [B]eq < < KM,b, possiamo semplificare come segue l'equazione gia' scritta: 4) Nelle condizioni usuali all'interno della cellula e' molto raro che le concentrazioni di reagenti e prodotti approssimino quelle di equilibrio; questo comporta che in pratica e' possibilissimo che un enzima catalizzi con maggiore efficienza la reazione diretta anziche' l'inversa (o viceversa). Di fatto spesso si osserva che esiste una compensazione interna tra i valori di KM e kcat: cioe' l'enzima potrebbe catalizzare la reazione diretta con basse KM e kcat, e l'inversa con alte KM e kcat. Questo perche' quanto piu' il sito attivo e' complementare al reagente tanto minore la KM ma tanto minore anche la sua tendenza a trasformarlo (bassa kcat). L'efficacia catalitica e' la stessa nei confronti della reazione diretta e inversa soltanto quando le concentrazioni di prodotto e reagente approssimano i valori di equilibrio. In alcuni casi la discrepanza e' cosi' marcata che l'enzima in pratica, alle concentrazioni di reagenti e prodotti normalmente presenti nella cellula, ha una efficienza catalitica misurabile soltanto in una delle due reazioni (cosiddetti one-way enzymes). |
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